16 dicembre, "Il ragazzo con la bicicletta" di Luc e Jean-Pierre Dardenne


Il ragazzo con la bicicletta
di Luc e Jean-Pierre Dardenne


(Le gamin au vélo)
Con Cécile De France e Olivier Gourmet
Belgio, 2011
Durata: 87’
Drammatico


Cyril ha quasi dodici anni e una sola idea fissa: ritrovare il padre che lo ha lasciato temporaneamente in un centro di accoglienza per l'infanzia. Incontra per caso Samantha, che ha un negozio da parrucchiera e che accetta di tenerlo con sé durante i fine settimana.



Thomas Doret incarna con lirismo lo spirito gaio e selvaggio dei mistons di Truffaut, di cui riproduce i comportamenti anarchici e antiautoritari negli esterni e in mancanza di interni domestici e familiari adeguati. Cyril, figlio ripudiato con gli anni in tasca, resiste a muso duro al vuoto affettivo che lo circonda, pedalando dentro e attraverso la paura, intestardendosi nel silenzio o facendo il diavolo a quattro. Il reale per il fanciullo è sempre in agguato ma ad esso si oppone ‘aggrappandosi' e stringendosi forte a una figura femminile bella e raggiungibile come una mamma. Cécile de France, sopravvissuta allo tsunami di Clint Eastwood, è il volto e il corpo che Cyril vuole per sé, la figura materna che pretende e a cui si concede. La loro relazione procede per tentativi ed errori, come ogni processo di apprendimento, producendo una passeggiata a due ruote di grande forza espressiva e creativa. Una promenade che risana lo scarto dell'essere stati generati senza essere stati appropriatamente allevati, ma prima ancora desiderati. Samantha e il suo negozio di coiffeur diventano allora l'ancora di salvezza e il riscatto sociale per quel ‘ragazzo selvaggio', sempre fiero, sempre contro. Se come sosteneva Luigi Comencini mettersi al livello dell'infanzia è l'unico modo per liberarla, i Dardenne accreditano e ribadiscono la sua affermazione, accompagnando la corsa di Cyril verso una raggiunta consapevolezza e un nuovo elemento: l'amore.
(Marzia Gandolfi, da MyMovies.it)








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