10 aprile 2019

OffiCinema

Omaggio a Francesca Archibugi



























Regista, sceneggiatrice e attrice italiana. Con grande sensibilità, ha saputo ritrarre il territorio dell'infanzia filmata da una regia parca e minimalista, quasi invisibile, che mette al centro di tutto le personalità dei personaggi. Dalle sofferenze dei giovani ha imparato come affrontare quelle degli adulti, e ora si prepara a farsi amare di nuovo dal pubblico con Questione di cuore.

Esordio di successo
Entra giovanissima nel mondo dello spettacolo, interpretando a soli sedici anni la parte di Ottilia nel film Rai Le affinità elettive (1979) di Gianni Amico e conquistando un ruolo anche nella mini-serie Che fare? (1979) di Gianni Serra. L'incontro con gli addetti ai lavori in televisione e teatro segna il suo destino: dopo il liceo si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e frequenta anche la Scuola di Bassano, per tentare la strada della regia. In qualità di attrice la vediamo ancora in due film, La caduta degli angeli ribelli (1981) di Marco Tullio Giordana e l'horror televisivo Vampirismus (1982) di Giulio Questi, poi smette definitivamente di dedicarsi alla recitazione per concentrarsi su sceneggiatura e regia. Si diploma con un cortometraggio che viene presentato con successo in numerosi festival europei e internazionali (sul set conosce il musicista Battista Lena che diviene il suo compagno, nonché compositore delle musiche di tutti i suoi film). Dopo aver girato i corti La piccola avventura(1983) e Un sogno truffato (1984), nel 1985 vince il premio Solinas come migliore sceneggiatura dell'anno. 
















Mignon è partita e Il grande cocomero
Dopo aver sceneggiato L'estate sta finendo di Bruno Cortini e La cintura diretto da Giuliana Gamba, grazie anche all'aiuto di Furio Scarpelli e Leo Benvenuti, debutta dietro la macchina da presa con Mignon è partita (1988). Il film racconta l'arrivo di un'antipatica ma affascinante giovinetta parigina nella stralunata famiglia Forbicioni, soffermandosi con un buon equilibrio tra dramma e comicità, sui primi turbamenti giovanili, difficili da rappresentare al cinema. La Archibugi ci riesce benissimo e si aggiudica due David di Donatello e due Nastri d'Argento, oltre che numerosi premi all'estero. Lo stesso sguardo nei confronti dell'infanzia lo vediamo anche nel successivo Verso sera (1990) con Sandrine Bonnaire e Marcello Mastroianni, dove si apre al mondo della politica e delle contestazioni giovanili degli anni Settanta. Trova nuova forza creativa dall'esperienza del neuropsichiatra Marco Lombardo Radice e decide di raccontare la storia di Pippi, ragazzina affetta da ricorrenti crisi epilettiche, ne Il grande cocomero (1993), straordinario successo di pubblico e critica che la premia per la seconda volta con un Nastro d'Argento e tre David di Donatello.

Lo stile realistico del documentario
La consacrazione definitiva avviene nel 1994 con l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Federigo Tozzi Con gli occhi chiusi che convince i critici, malgrado resti sottovalutato dal grande pubblico. Gira il cortometraggio L'unico paese al mondo (1994), poi con il successivo L'albero delle pere (1998) con Valeria Golino e Sergio Rubini perde un po' in determinazione, affronta diversi temi (le tensioni intergenerazionali, la crescita e il passaggio all'età adulta) senza approfondirli come nei film precedenti. Segue il marito nella creazione di un gruppo musicale jazz, lo riprende e monta le immagini in un prezioso documentario, La strana storia di banda sonora (1997), che viene presentato alla Mostra di Venezia, dove vince il premio Jean Rouch. 



















Amicizie importanti al cinema
Nel 2001 ritrae una splendida Ornella Muti in Domani, toccante racconto della ripresa di una cittadina umbra all'indomani del terremoto del 1997, poi accetta la proposta di realizzare Renzo e Lucia (2004) per il piccolo schermo, si lancia nel progetto di Gabbiani (2004) per ritrovare il respiro di un tempo con Lezioni di volo (2006) dove troviamo Giovanna Mezzogiorno nei panni di una ginecologa di una Onlus internazionale, alle prese con due ragazzini scapestrati da educare alla vita. Nel 2008 riesce a unire l'ironia di Antonio Albanese alla bellezza di Kim Rossi Stuart nel film Questioni di cuore, una commedia corale intimista che riflette sull'importanza dell'amicizia.

Nicoletta Dose (MyMovies)


"Gli sdraiati": trailer




Intervista a Francesca Archibugi (1)



Intervista a Francesca Archibugi (2)



Nessun commento: