Giovane e bella
di François Ozon
con Marine Vacth, Géraldine Pailhas
Fr. 2013 - 94'
Isabelle, studentessa
diciassettenne, dopo aver perso la verginità durante le vacanze
estive, decide di prostituirsi diventando una squillo d'alto bordo
sotto lo pseudonimo di Léa, il nome della nonna materna. Durante un
incontro con uno dei suoi clienti, accadrà un fatto che cambierà
inesorabilmente la sua vita.
François Ozon torna a
suddividere una propria opera in capitoli così come aveva fatto per
5x2. Questa volta non segue cronologicamente al contrario il
progressivo deteriorarsi di una coppia. Sono le stagioni, con il loro
procedere dall'estate alla primavera, che segnano qui il passaggio
all'età adulta di Isabelle. Per questa indagine, in cui mostra di
possedere un'acuta capacità di indagine socio-psicologica, utilizza
un elemento della cultura che molti ritengono (spesso a torto)
'bassa': la canzone della cosiddetta musica leggera.
François Ozon. Nato e cresciuto a Parigi, figlio di René
Ozon, professore di biologia, e Anne-Marie Ozon, insegnante, ha un
fratello, Guillaume, e una sorella di nome Julie. Da giovane inizia a
lavorare come modello,[1] ma ben presto si appassiona alla settima
arte, si laurea in storia del cinema nel 1993 alla scuola di cinema
La Fémis, in quegli anni inizia a realizzare un elevato numero di
cortometraggi, fino al 1998, quando debutta con il suo primo
lungometraggio. Sitcom - La famiglia è simpatica, film da toni
grotteschi, lo pone all'attenzione come uno dei più interessanti tra
i nuovi autori del cinema francese. La sua fama si consolida grazie a
pellicole come Amanti criminali e Gocce d'acqua su pietre roventi,
quest'ultima basata su un'opera scritta da Rainer Werner Fassbinder
dal titolo Tropfen auf heisse Steine.
Nel 2000 dirige Sotto la sabbia, primo film della cosiddetta Trilogia
del Lutto, che continua nel 2005 con la pellicola Il tempo che resta
e si conclude nel 2009 con Il rifugio. Ma il successo internazionale
arriva nel 2002 con 8 donne e un mistero, dove raduna diverse
generazioni di attrici francesi, tra cui Catherine Deneuve, Fanny
Ardant, Isabelle Huppert, Emmanuelle Béart, Virginie Ledoyen, e
grazie ad un miscela di diversi generi, che vanno dalla commedia,
passando al giallo e al musical, fino al melodramma, Ozon confeziona
uno dei suoi film più noti al grande pubblico.
Nel 2007 dirige Angel - La vita, il romanzo, prima produzione girata
in lingua inglese, pellicola dalle ambientazione ottocentesche in cui
affida il ruolo da protagonista all'attrice britannica Romola Garai.
Nel 2009, invece, dirige la fiaba Ricky - Una storia d'amore e
libertà, presentato alla 59ª edizione del Festival di Berlino.
Nel 2010 torna a dirigere Catherine Deneuve in Potiche - La bella
statuina con Gérard Depardieu e Fabrice Luchini: il film, candidato
al Premio Magritte, viene presentato alla 67ª Mostra internazionale
d'arte cinematografica di Venezia.
Ozon è apertamente gay,[2][3] e i suoi film sono spesso
caratterizzati da persone e storie LGBT.
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