Omaggio ad Alfonso Cuarón
Un appuntamento dedicato a uno dei più grani registi della generazione messicana di Hollywood, autore del premiato Gravity, scorcio di fantascienza dedicata alla forza dell'umanità nel cuore dello spazio più profondo.
Regista, sceneggiatore, produttore e
montatore, Alfonso Cuarón è uno dei cineasti messicani più
talentuosi della sua generazione, al fianco di Guillermo del Toro e
Alejandro González Iñárritu, a cui è legato da un rapporto di
amicizia. Ottenuto il successo internazionale nei primi anni Novanta
con la commedia Sólo con tu pareja, Cuarón si è dimostrato regista
sicuro ed eclettico, capace di passare con disinvoltura da una
brillante e fresca produzione messicana, come quella di Y tu mamá
también, a un blockbuster hollywoodiano del calibro di Harry Potter
e il prigioniero di Azkaban. Senza mai sbagliare un colpo.
Il successo in Messico spalanca le
porte di Hollywood
Alfonso Cuarón nasce il 28 novembre
1961 a Città del Messico. I suoi primi esperimenti di regia
risalgono all'età di dodici anni, quando riceve in regalo la sua
prima videocamera. Laureatosi in Filosofia, si iscrive al Centro
Universitario di Studi Cinematografici, dove conosce i futuri registi
e direttori della fotografia Carlos Marcovich ed Emmanuel Lubezki,
con i quali realizza il suo primo cortometraggio, Vengeance Is Mine.
Deciso a metterlo in commercio, il giovane Cuarón si scontra con la
dirigenza della facoltà, che non lo autorizza all'operazione. È per
questo motivo che lascia il corso di studi e inizia a lavorare, prima
come tecnico e poi come regista, per la televisione messicana.
Diventa anche aiuto regista in alcune produzioni cinematografiche
nazionali, come Nocaut di José Luis García Agraz.
All'inizio degli anni Novanta, scrive
con il fratello Carlos la sceneggiatura di un lungometraggio, ma
inizialmente l'Istituto Messicano del Cinema non dispone dei fondi
per finanziarlo. Dopo alcune traversie produttive, i due fratelli
riescono a trovare i soldi necessari alla realizzazione del progetto.
Sólo con tu pareja (1991), di cui Alfonso è regista e co-montatore
ed Emmanuel Lubezki è direttore della fotografia, ottiene un
incredibile successo di pubblico e critica. Si tratta di una commedia
che, pur affrontando temi seri come l'Aids e il suicidio, sceglie i
toni della leggerezza e della freschezza per raccontare la storia di
un uomo donnaiolo che subisce il piano di vendetta di una delle sue
amanti tradite, credendo di aver contratto l'Aids. Il genere della
commedia non era particolarmente sviluppato, in quel periodo, in
Messico e l'opera prima di Cuarón irrompe come elemento di grande
novità nel panorama cinematografico nazionale, tanto da farsi notare
anche negli Stati Uniti. Il regista Sydney Pollack ne rimane talmente
impressionato che assume Cuarón per dirigere un episodio di Fallen
Angels, una serie di storie noir prodotta da una tv americana nel
1993. Ormai le porte di Hollywood sono spalancate. Dopo alcuni lavori
per la televisione, Cuarón decide di girare La piccola principessa
(1995), adattamento del romanzo classico di Frances Hodgson Burnett,
toccante storia di una ragazzina inglese che si ritrova orfana e
povera durante la prima guerra mondiale. Il film non ottiene un
grande successo commerciale, ma si fa notare alla cerimonia degli
Oscar, dove arriva candidato per la migliore fotografia (all'ormai
stretto collaboratore Lubezki) e la direzione artistica. Nel 1998 la
20th Century Fox offre al regista un contratto per Paradiso perduto,
una versione in chiave moderna del romanzo "Great Expectations"
di Charles Dickens, con Ethan Hawke, Gwyneth Paltrow e Robert De
Niro.
Tra produzione e regia, tra il Messico
e gli Stati Uniti
Al rientro in Messico, Cuarón si mette
in società con l'affarista milionario Jorge Vergara per la creazione
di Producciones Anhelo, resa famosa nel 2004 dalla produzione del
film The Assassination di Niels Mueller, con Sean Penn e Naomi Watts.
L'attività di produttore non tiene comunque il regista lontano dalla
macchina da presa. Nel 2001 dirige uno dei più grandi successi del
cinema messicano: Y tu mamá también (2001), commedia drammatica on
the road sulla scoperta dell'eros e dell'amore da parte di due amici
diciassettenni di Città del Messico, che si infatuano di una donna
spagnola sposata. Provocatorio e controverso, questo film,
interpretato da un giovanissimo Gael García Bernal, gioca su una
rappresentazione esplicita della sessualità e sull'uso di un
umorismo rude, che non compromettono la profondità della riflessione
politica e sociale. Forte del consenso internazionale e di critica,
il regista condivide con il fratello la nomination all'Oscar per la
migliore sceneggiatura originale.
Nel 2004 arriva il più importante
successo commerciale messo a segno da Cuarón, Harry Potter e il
prigioniero di Azkaban. È la Warner Bros a offrirgli di dirigere il
terzo capitolo della saga editoriale contemporanea più celebre al
mondo, su diretto suggerimento della scrittrice J. K. Rowling, che
aveva particolarmente apprezzato l'adattamento de La piccola
principessa. Il regista, inizialmente restio, non aveva mai letto un
libro di Harry Potter, ma alla fine si decide a lanciarsi
nell'impresa rispettando lo spirito del romanzo e proseguendo sulla
strada di un climax ascendente, a cui aggiunge il valore della
perfezione formale. Soddisfatto di quelli che ha definito i due anni
più belli della sua vita, Cuarón si dedica a un altro grande
successo, I figli degli uomini (2006), un drammatico e disperato
affresco di un futuro prossimo schiacciato da guerre perenni e
dall'impossibilità di procreare, che affronta con crudezza la
tematica dell'immigrazione e la decadenza dei valori della società
occidentale. Il film, interpretato da Clive Owen, Julianne Moore e
Michael Caine, ottiene tre nomination agli Oscar, per la migliore
sceneggiatura non originale, il montaggio e la fotografia.
Dopo aver diretto uno dei venti episodi
della dichiarazione d'amore collettiva di Paris, je t'aime (2005) e
aver lavorato alla produzione del grande successo di Guillermo del
Toro, Il labirinto del fauno, Cuarón fonda con gli amici
connazionali del Toro e Alejandro González Iñárritu la casa di
produzione Cha Cha Chá Films, che si dedica, tra gli altri, al
progetto del primo film da regista di Carlos Cuarón, Rudo y Cursi.
Nel 2013 torna dietro la macchina da presa per l'ambizioso progetto
del tecno-thriller Gravity, con le star Sandra Bullock e George
Clooney. Questa drammatica ed emozionante cronaca di un incidente nel
bel mezzo di una missione spaziale colpisce per la perfezione
formale, resa possibile da cinque anni di lavorazione e
dall'invenzione della tecnologia in grado di rendere l'effetto della
mancanza di gravità, valorizzato da un 3D incredibilmente
funzionale. Il film conquisterà 7 statuette (su 10 nomination) ai
premi Oscar 2014, tra cui anche quella per la miglior regia.
(da MyMovies.it)
Nessun commento:
Posta un commento