23 aprile

OffiCinema: 
Omaggio ad Alfonso Cuarón

Un appuntamento dedicato a uno dei più grani registi della generazione messicana di Hollywood, autore del premiato Gravity, scorcio di fantascienza dedicata alla forza dell'umanità nel cuore dello spazio più profondo.







Regista, sceneggiatore, produttore e montatore, Alfonso Cuarón è uno dei cineasti messicani più talentuosi della sua generazione, al fianco di Guillermo del Toro e Alejandro González Iñárritu, a cui è legato da un rapporto di amicizia. Ottenuto il successo internazionale nei primi anni Novanta con la commedia Sólo con tu pareja, Cuarón si è dimostrato regista sicuro ed eclettico, capace di passare con disinvoltura da una brillante e fresca produzione messicana, come quella di Y tu mamá también, a un blockbuster hollywoodiano del calibro di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Senza mai sbagliare un colpo.



Il successo in Messico spalanca le porte di Hollywood
Alfonso Cuarón nasce il 28 novembre 1961 a Città del Messico. I suoi primi esperimenti di regia risalgono all'età di dodici anni, quando riceve in regalo la sua prima videocamera. Laureatosi in Filosofia, si iscrive al Centro Universitario di Studi Cinematografici, dove conosce i futuri registi e direttori della fotografia Carlos Marcovich ed Emmanuel Lubezki, con i quali realizza il suo primo cortometraggio, Vengeance Is Mine. Deciso a metterlo in commercio, il giovane Cuarón si scontra con la dirigenza della facoltà, che non lo autorizza all'operazione. È per questo motivo che lascia il corso di studi e inizia a lavorare, prima come tecnico e poi come regista, per la televisione messicana. Diventa anche aiuto regista in alcune produzioni cinematografiche nazionali, come Nocaut di José Luis García Agraz.
All'inizio degli anni Novanta, scrive con il fratello Carlos la sceneggiatura di un lungometraggio, ma inizialmente l'Istituto Messicano del Cinema non dispone dei fondi per finanziarlo. Dopo alcune traversie produttive, i due fratelli riescono a trovare i soldi necessari alla realizzazione del progetto. Sólo con tu pareja (1991), di cui Alfonso è regista e co-montatore ed Emmanuel Lubezki è direttore della fotografia, ottiene un incredibile successo di pubblico e critica. Si tratta di una commedia che, pur affrontando temi seri come l'Aids e il suicidio, sceglie i toni della leggerezza e della freschezza per raccontare la storia di un uomo donnaiolo che subisce il piano di vendetta di una delle sue amanti tradite, credendo di aver contratto l'Aids. Il genere della commedia non era particolarmente sviluppato, in quel periodo, in Messico e l'opera prima di Cuarón irrompe come elemento di grande novità nel panorama cinematografico nazionale, tanto da farsi notare anche negli Stati Uniti. Il regista Sydney Pollack ne rimane talmente impressionato che assume Cuarón per dirigere un episodio di Fallen Angels, una serie di storie noir prodotta da una tv americana nel 1993. Ormai le porte di Hollywood sono spalancate. Dopo alcuni lavori per la televisione, Cuarón decide di girare La piccola principessa (1995), adattamento del romanzo classico di Frances Hodgson Burnett, toccante storia di una ragazzina inglese che si ritrova orfana e povera durante la prima guerra mondiale. Il film non ottiene un grande successo commerciale, ma si fa notare alla cerimonia degli Oscar, dove arriva candidato per la migliore fotografia (all'ormai stretto collaboratore Lubezki) e la direzione artistica. Nel 1998 la 20th Century Fox offre al regista un contratto per Paradiso perduto, una versione in chiave moderna del romanzo "Great Expectations" di Charles Dickens, con Ethan Hawke, Gwyneth Paltrow e Robert De Niro.



Tra produzione e regia, tra il Messico e gli Stati Uniti
Al rientro in Messico, Cuarón si mette in società con l'affarista milionario Jorge Vergara per la creazione di Producciones Anhelo, resa famosa nel 2004 dalla produzione del film The Assassination di Niels Mueller, con Sean Penn e Naomi Watts. L'attività di produttore non tiene comunque il regista lontano dalla macchina da presa. Nel 2001 dirige uno dei più grandi successi del cinema messicano: Y tu mamá también (2001), commedia drammatica on the road sulla scoperta dell'eros e dell'amore da parte di due amici diciassettenni di Città del Messico, che si infatuano di una donna spagnola sposata. Provocatorio e controverso, questo film, interpretato da un giovanissimo Gael García Bernal, gioca su una rappresentazione esplicita della sessualità e sull'uso di un umorismo rude, che non compromettono la profondità della riflessione politica e sociale. Forte del consenso internazionale e di critica, il regista condivide con il fratello la nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura originale.
Nel 2004 arriva il più importante successo commerciale messo a segno da Cuarón, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. È la Warner Bros a offrirgli di dirigere il terzo capitolo della saga editoriale contemporanea più celebre al mondo, su diretto suggerimento della scrittrice J. K. Rowling, che aveva particolarmente apprezzato l'adattamento de La piccola principessa. Il regista, inizialmente restio, non aveva mai letto un libro di Harry Potter, ma alla fine si decide a lanciarsi nell'impresa rispettando lo spirito del romanzo e proseguendo sulla strada di un climax ascendente, a cui aggiunge il valore della perfezione formale. Soddisfatto di quelli che ha definito i due anni più belli della sua vita, Cuarón si dedica a un altro grande successo, I figli degli uomini (2006), un drammatico e disperato affresco di un futuro prossimo schiacciato da guerre perenni e dall'impossibilità di procreare, che affronta con crudezza la tematica dell'immigrazione e la decadenza dei valori della società occidentale. Il film, interpretato da Clive Owen, Julianne Moore e Michael Caine, ottiene tre nomination agli Oscar, per la migliore sceneggiatura non originale, il montaggio e la fotografia.
Dopo aver diretto uno dei venti episodi della dichiarazione d'amore collettiva di Paris, je t'aime (2005) e aver lavorato alla produzione del grande successo di Guillermo del Toro, Il labirinto del fauno, Cuarón fonda con gli amici connazionali del Toro e Alejandro González Iñárritu la casa di produzione Cha Cha Chá Films, che si dedica, tra gli altri, al progetto del primo film da regista di Carlos Cuarón, Rudo y Cursi. Nel 2013 torna dietro la macchina da presa per l'ambizioso progetto del tecno-thriller Gravity, con le star Sandra Bullock e George Clooney. Questa drammatica ed emozionante cronaca di un incidente nel bel mezzo di una missione spaziale colpisce per la perfezione formale, resa possibile da cinque anni di lavorazione e dall'invenzione della tecnologia in grado di rendere l'effetto della mancanza di gravità, valorizzato da un 3D incredibilmente funzionale. Il film conquisterà 7 statuette (su 10 nomination) ai premi Oscar 2014, tra cui anche quella per la miglior regia.

(da MyMovies.it)











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