(h. 18.00 e h. 21.15)
Quando meno te lo aspetti
di Agnès Jaoui
Con Agnès Jaoui,
Jean-Pierre Bacri, Arthur Dupont
Francia, 2013
Durata: 112'
Commedia
A 24 anni Laura aspetta ancora il suo principe azzurro. Così, quando ad una festa appare Sandro, che corrisponde esattamente all’uomo dei suoi sogni, Laura pensa di aver trovato quello giusto. Ma poi incontra Maxime e inizia a chiedersi se non ci siano principi migliori di altri. Dal canto suo anche Sandro ha i suoi problemi: il padre Pierre, al funerale di suo nonno, si è appena imbattuto in Irma, e questo gli ha fatto ricordare che alcuni anni prima lei gli aveva predetto la data della sua stessa morte. Ora Pierre non riesce più a fare progetti, né con la sua nuova compagna Eleonore, né con Sandro. Anche Maxime ha i suoi problemi; così come pure Eleonore, Marianne, Jacqueline e tutti gli altri. Ma non c’è da preoccuparsi: alla fine vivranno tutti felici e contenti!
Ma che meraviglia, che
leggerezza, che gioia, che bravi questi francesi! Dopo l’acutissima
Il Gusto degli Altri e la spassosa Così Fan Tutti,
ecco un’altra deliziosa commedia della coppia, sul set e nella
vita, Agnès Jaoui e Jean-Pierre Bacri. Assieme sono autori di una
sceneggiatura semplice e complessa che legge la realtà attraverso lo
specchio magico di Biancaneve, trasfigura i protagonisti in
personaggi fiabeschi e scorre in parallelo alla recita dei bimbi,
fino a confondersi con questa. Jaoui regista dirige con empatica
naturalezza i propri ottimi attori, così come Jaoui attrice dirige i
piccoli protagonisti della recita scolastica.
Jean-Pierre Bacri,
co-autore dello script, è, a sommesso avviso di chi scrive, un
attore immenso, un mix tra Bersani e Louis de Funès, burbero ma
irresistibile: “non sopporto i bambini, parlano in
continuazione”. Ed è proprio la coralità, l’ensemble di
interpreti eccellenti che caratterizza le opere della regista (e di
molto cinema francese), la naturalezza dei personaggi e delle
situazioni, che deriva dall’ottima scrittura, le differenzia dalle
commedie italiane anche recenti, incentrate sul protagonista, spesso
l’unico attore decente dell’intero cast, appesantite da un
umorismo forzato, spesso pecoreccio, imprigionate in una greve
territorialità, spesso in un provincialismo avvilente, e permeate da
un giovanilismo nostalgico ed irritante.
Quando meno te lo
aspetti è una fiaba metropolitana, soave ed intelligente, mai
crudele, mai volgare, permeata di profonda comprensione e simpatia
per i difetti umani e popolata da facce normali, volti comuni che
potreste incontrare al bar o in ascensore, a differenza del nostro
patetico cinemino nazionale ove per contratto i due giovani amorosi
paiono uscire da un catalogo di intimo. Gusto e leggerezza, scrittura
limpida, umiltà autorale ed interpreti perfetti: la formula magica
per la commedia è tutta qui, senza alcuna velleità di suscitare né
lo scandalo pour épater les bourgeoises, né la risata fracassona,
perché a volte un semplice sorriso continua ad accompagnarci anche
fuori dalla sala.
(Giovanni Romani, da
Cult Cinema)
Trailer
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