15 marzo

OffiCinema: 
Omaggio 
a Eric Toledano 
e Olivier Nakache



Una riflessione sul cinema dei due registi rivelazione della stagione 2012, i francesi Eric Toledano e Olivier Nakache, autori del grande successo di “Quasi amici” e in sala anche con il loro film precedente, “Troppo amici”. 

INTERVISTA A TOLEDANO & NAKACHE
A proposito del loro metodo di preparazione e di scrittura dei film, i due registi hanno detto:
Eric Toledano: «Anche se siamo molto rigorosi nel processo di scrittura, una scena non prende mai vita del tutto fintanto che non sono stati scelti gli attori ed è stata fatta un’ultima stesura del copione. A volte la scena si completa direttamente durante le riprese, con battute che escono fuori così, di getto. Potremmo paragonare questo processo a una musica molto ricercata. Al cinema, soprattutto quando si tratta di commedie, un sguardo, un respiro, una parola, una espressione, possono fare la differenza. E’ la continua ricerca della nota mancante che caratterizza il nostro lavoro, il processo di scrittura a volte si estende anche alla fase di montaggio, al missaggio. Abbiamo fatto lo stesso con “Those Happy Days” e il risultato è stato sorprendente, anche per noi stessi. Per esempio, la scena di Roxane e del bambino al supermercato non ci soddisfaceva: è stato solo riguardandola che ci è venuta in mente la battuta “Puoi prestarmi tuo figlio ogni tanto!”. E la scena prende tutto un altro sapore».

Questo vostro modo di lavorare, quanto incide sulle riprese?
Olivier Nakache: «E’ un metodo che spesso destabilizza gli attori e deve essere concordato anche con il direttore della fotografia. Siamo alla seconda collaborazione con Rémy Chevrin, che sa perfettamente come improvvisare con la camera e adattarsi al ritmo degli attori. Ormai lo sanno tutti che all’improvviso possiamo chiedere di rifare una scena che andrà in una direzione totalmente opposta a quella della ripresa precedente. E’ uno dei motivi per cui usiamo molto lo zoom, è una tecnica che ci permette di cambiare prospettiva ogni volta che vogliamo».
Eric Toledano: «Mentre stavamo girando il nostro primo film, con Gérard Depardieu, alla fine di una scena dissi “E’ buona, rifacciamola”. E lui si stupì, dicendo “Se è buona, perché rifarla?”. Non aveva torto, in realtà. Ma anche se una scena è buona, mi piace rifarla con quel minimo di cambiamenti “fisiologici” che ci consentiranno poi, in fase di montaggio, di avere più materiale per le mani».
Olivier Nakache: «Anche se poi al direttore di produzione viene l’ulcera».

Tre film, tre commedie. Per quale motivo preferite questo genere?
Eric Toledano:  «Abbiamo in ballo la storia di una donna che si suicida una mattina dopo aver preso il caffè, proprio quando è pronto il suo toast… Ma non è il momento giusto, in questo momento abbiamo ancora troppa voglia di ridere e far ridere. In qualunque modo sia possibile far ridere la gente, che si tratti di un riso leggero o più amaro. Per adesso vogliamo continuare così, visto che è già una sfida continua riuscire in questo genere di film».
Olivier Nakache: «Quando esce un nostro film, Eric e io ci divertiamo ad andare in incognito nelle sale cinematografiche per vedere se i nostri spettatori ridono. Sentirli divertirsi è una ricompensa immediata per il nostro lavoro, come una medicina che allevia immediatamente un dolore forte».

La vis comica non surclassa tuttavia la componente emozionale dei vostri film…
Eric Toledano: «Al contrario. Uno spettatore che ride è più portato ad emozionarsi, perché la risata ha un potere distensivo. Se “Troppo amici” sa far ridere, sicuramente saprà anche far emozionare, o almeno lo speriamo».

Come vi gestite nel lavoro di tutti i giorni?
Olivier Nakache: «Non ci dividiamo i compiti, andiamo dritti al bersaglio insieme. Mentre uno dei due parla con François-Xavier Demaison, l’altro nel contempo si occupa di Audrey Dana. Se uno dei due verifica le luci col direttore della fotografia, l’altro parla col costumista. Non so come facciano ad arrivare a meta i registi che lavorano individualmente e non comunicano, soprattutto data la mole di lavoro da sbrigare tutti i giorni».
Eric Toledano: «Essere due registi che lavorano insieme ci permette di avere il doppio delle idee, di energie, non restiamo mai senza. Abbiamo trovato questo equilibrio che manteniamo da 15 anni. La sola cosa che non dividiamo sono i soldi, Olivier non ne prende! Per questo lavora come cabarettista in un locale di Pigalle».
Olivier Nakache: «Sì infatti ora devo andare (scherza), mi aspetta un’altra nottata di latex e marmellata». [dichiarazionI tratte dal pressbook di “Troppo amici”]





















LA FILMOGRAFIA DI 
ERIC TOLEDANO E OLIVIER NAKACHE

2011 Quasi Amici (Intouchables) >> trailer in basso

2009 Troppo amici (Tellement Proches) >> trailer in basso

2006 Those Happy Days (Nos Jours Heureux) >> il trailer francese sul sito degli autori

2005 Je Préfère Qu’on Rest Amis >> il trailer francese sul sito degli autori

2002 Ces Jours Heureux (cortometraggio) >> guardalo sul sito degli autori!

1999 Le petits souliers (cortometraggio) >> guardalo sul sito degli autori!

1995 Le jour et la nuit (cortometraggio)





























IL TRAILER DI "QUASI AMICI"





IL TRAILER DI "TROPPO AMICI"





INTERVISTE





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