25 gennaio
Lo stagista inaspettato
di Nancy Meyers
Lo stagista
inaspettato
(The Intern)
di Nancy Meyers
Con Robert De Niro, Anne
Hathaway
USA, 2015
Durata: 121'
Commedia
Una società start up
che vende on line articoli di abbigliamento assume come stagista Ben
Whittaker, un vedovo settantenne annoiato dalla sua vita di
pensionato. La fondatrice della compagnia, Jules Ostin, lo accoglie
con perplessità, ma Ben saprà dimostrare il suo valore e tra i due
nascerà un'inaspettata sintonia.
Se l'espressione che lo designa è
recente, il feel-good movie o "film per stare bene" esiste
da sempre. Magistralmente rappresentato da Frank Capra, nelle ultime
stagioni è cresciuto e si è moltiplicato (vedi Il lato positivo
, St. Vincent o, in Europa, Quasi amici) incrociando a
volte il tema della terza età. Già frequentatrice del filone, la
regista e sceneggiatrice Nancy Meyers ha immaginato il seguente
soggetto. Vedovo e pensionato settantenne, Benjamin Whittaker [...]
grazie a una start-up per il riutilizzo degli anziani, diventa
stagista senior nell'e-commerce della moda. Sarà l'assistente
personale di Jules Ostin, la giovane amministratrice delegata; la
quale […], poco a poco, si rende conto di chi sia davvero il
vecchio Ben: una specie di angelo custode mandato dal cielo, pronto a
dispensare infallibili consigli a lei e ai giovani geek. La cosa
migliore di Lo stagista inaspettato è l'alchimia che si
stabilisce tra Robert DeNiro, una volta tanto interessato alla parte
che deve interpretare, e Anne Hathaway, che quasi dieci anni dopo Il
diavolo veste Prada ha fatto carriera nell'ambiente della moda.
Meyers introduce temi seri: la difficoltà d'invecchiare, sentendosi
"dismessi", in un mondo liftato e tecnologico; quella, per
una donna, di conciliare carriera e famiglia; quella di accettare la
situazione di coppia da parte del marito casalingo. […]
Bisogna
dire subito che la componente sessuale non riguarda Ben e Jules: non
si tratta, insomma, della commedia romantica inter-generazionale che
qualcuno potrebbe temere. Tutto secondo le regole, dunque; e se poi
anche il vecchietto ha diritto alla sua parte di romanticismo, la
troverà nella più matura e confacente massaggiatrice aziendale
Fiona (Rene Russo). Pur evitando i peggiori cliché in cui un film
del genere poteva incorrere, la Meyers declina il contrasto tra
generazioni in una favola morbida e benevola, piena di buoni
sentimenti, dove la vecchiaia diventa quasi una nuova giovinezza
(l'intramontabile tema americano della "seconda possibilità")
e i giovani traggono enormi vantaggi dall'interfaccia con gli
anziani. Non sarà un esempio di realismo, ma tanto meglio se Ben,
nonno super-idealizzato, comprensivo, fiero dell'esperienza quanto
aperto al cambiamento, darà una mano a rivalutare una fascia
anagrafica che oggi gode di scarsa popolarità.
Roberto Nepoti (La
Repubblica, 15 ottobre 2015)
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