3 febbraio
Birdman
di Alejandro González
Iñárritu
con Edward Norton, Emma Stone, Michael Keaton, Naomi Watts
Riggan Thomson è un
attore decaduto, che disperatamente tenta di allontanarsi dal ruolo
del supereroe Birdman che lo ha reso celebre, mettendo in scena a
Broadway uno spettacolo teatrale tratto dall'opera What We Talk About
When We Talk About Love di Raymond Carver. E' l'occasione di
rimettersi in gioco, ma le prove sono un disastro e la critica è già
pronta al fallimento annunciato.
L'apparenza è quella
della jam session, amplificata dal fatto che la linearità
della performance teatrale è costantemente interrotta dagli
imprevisti forniti dalla vita, dai nervosismi degli attori, dai
drammi personali di chi lavora dietro le quinte e finisce,
consapevolmente o meno, per sabotare la perfezione della fiction. Di
improvvisato però non può esserci nulla, data la struttura tecnica
a piano sequenza (quasi) unico che presuppone una grandissima opera
di pianificazione delle riprese. Fra i due estremi favoriti dalla
libertà e dalla programmazione che “congela” ogni atto, sta
dunque la ragione d'essere di Birdman: creativamente e
narrativamente, beninteso, poiché il gioco di alternanza fra le due
sponde coinvolge il lavoro dietro e davanti la macchina da presa.
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